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Reportage

 

La vecchia stazione di Erba-Incino rivive in un diorama! (Parte II)
di Alberto e Stefano Ripamonti


L'intero diorama (o plastico) è stato costruito su un tavolato di compensato di 100x60cm rinforzato con robusti listelli di legno ed è ambientato nei primi anni del 1900. I due binari della stazione sono dei flessibili Roco, mentre il breve tratto di binario morto è un vecchio Rivarossi degli anni '60.



Parte della struttura portante e la lastra di compensato.


Gli edifici (stazione, bar e casottello degli attrezzi) sono stati completamente autocostruiti partendo da pannelli di Forex (materiale plastico facilmente ritagliabile con un semplice taglierino) opportunamente modellati e dipinti poi con cementite e colori acrilici per dare loro la tipica sembianza dei muri esterni.





Come si può notare, le strutture portanti sono state realizzate con opportune intelaiature di listelli di balsa ai quali, in un secondo momento, sono state incollate le pareti in Forex precedentemente realizzate con Bostik. Porte e finestre sono di provenienza commerciale, dipinte e incollate ad incastro nei muri dopo aver riprodotto i vetri con fogli di acetato. Anche i tetti sono di provenienza commerciale, opportunamente ritagliati e incollati. Sia la stazione che il bar, inoltre, sono predisposti per l'illuminazione, fornita da apposite lampadine a basso voltaggio poste all'interno.

Marciapiedi e gradini sono anch'essi realizzati in Forex (di spessore però superiore rispetto a quello usato per gli edifici) e incollati poi con Vinavil al piano del diorama.




La massicciata ferroviaria è stata invece realizzata mescolando ballast di due colori diversi, incollato poi con la classica miscela di acqua, Vinavil e qualche goccia di detersivo per piatti.


Per realizzare lo sterrato del piazzale della stazione è stata invece utilizzata della comune sabbia, opportunamente sporcata e resa disomogenea con apposite polveri modellistiche. L'erba, i fiori e le erbacce di vario tipo così come gli alberi, le staccionate, peronaggi e anche l'immancabile colonna idrica sono tutte di provenienza commerciale; altri particolari, invece, come panchine, vasi di fiori, pali della luce e terminali ferroviari sono stati interamente autocostruiti con cartone, punti di cucitrice e pezzi di fiammiferi.




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