San Salvatore e lo scultore Guido Righetti
Guido Righetti nacque a Milano nel 1875 da una famiglia borghese; sua madre Paola era infatti figlia del Professore Antonio Boselli, fondatore dell' omonimo Istituto di Milano.
L'Istituto acquistò l'Eremo di San Salvatore dalla famiglia Ceriani di Crevenna, e ne fece una succursale di soggiorno estivo.
Fervente patriota, Antonio Boselli morì il 18 Marzo 1848 durante i combattimenti delle cinque giornate di Milano.
L’Eremo passò per eredità alle figlie Paola e Irene Boselli, moglie dello scrittore Giovanni Biffi, autore del libro La Ghita del Carrobbio.
Guido Righetti entrò infine in possesso dell'Eremo alla morte di sua madre Paola. Lo scultore ne fece il suo studio di artista, ove modellava e realizzava le sue sculture i cui soggetti erano in predominanza animali. Iniziò dapprima disegnare e modellare animali domestici, che aveva modo di studiare direttamente dal vivo; aveva così la possibilità di osservarne le forme e le movenze e imparare le loro abitudini.
Passò successivamente allo studio e alla realizzazione di animali più rari ed esotici, osservandoli nei giardini zoologici.
Guido Righetti figura già nelle prime esposizioni nazionali a Brera e, con notevole successo, partecipa nel 1914 all'Esposizione Internazionale di Venezia; l'anno successivo, il 1915, lo vede estendere la sua fama oltreoceano, niente meno che all'esposizione mondiale di San Francisco.
In occasione della Mostra Personale alla Galleria Centrale d’Arte nel 1920, Margherita Sarfatti scriveva di lui nel Popolo d’Italia:
"[...] lo scultore Guido Righetti, uno dei pochissimi scultori italiani, il quale mostra d’interessarsi con assiduità ed attenzione agli aggruppamenti ed ai giochi di muscoli e membra dei nostri adorabili fratelli inferiori [...]”.
Seguono altre mostre, le più importanti:
- 1922 Esposizione belle arti a Firenze
- 1923 Mostra permanente Belle Arti di Brera
- 1925/1927 National Exhibition di Como
- 1929 Mostra di economia in Montagna
- 1934 Mostra personale Milano
Il periodo più operoso e produttivo di Guido Righetti fu tra gli anni Venti e Trenta, grazie anche alle istituzioni comunali e statali che commissionaono al Righetti statue in bronzo per abbellire fontane, parchi e giardini pubblici delle loro città.
Alla fine del 1940 il Righetti vendette la sua proprietà di San Salvatore alla famiglia Riva di Milano, e si ritirò nella sua casa del capoluogo Lombardo dove morì, purtroppo quasi dimenticato, all’età di 83 anni nel 1958.
Guido Righetti.
Fontana nel giardino di Villa Majnoni con sculture del Righetti.
Di seguito alcune immagini di sculture bronzee dell'artista.
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