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L'eremo di San Genesio
Articolo e fotografie a cura di Livio Perego


L'eremo di San Genesio si trova in vetta all'omonima collina (932mt) che, insieme al M.te Crocione (989mt), formano una sella collinare che divide la valle dell'Adda tra Olginate e Brivio dalla cosiddetta Valletta, interessata dai Comuni di S.Maria Hoè, Rovagnate e Perego e dai laghi di Oggiono e Annone. Per questa sua collocazione geografica, una volta giunti in vetta il panorama spazia dalle Grigne, al Resegone, alla Valcava guardando verso Nord e verso Est, mentre lo sguardo si allunga sulla Pianura Padana guardando verso Sud e non è molto difficile scorgere i grattacieli di Milano nelle giornate con ottima visibilità (vedi foto qui sotto).
Il colle di San Genesio è facilmente raggiungibile anche in auto tramite la strada che sale dalla frazione Cagliano nel comune di Colle Brianza; una volta abbandonato l'abitato di Cagliano, è ancora asfaltata fino poco sopra la caratteristica chiesetta della Madonna del Sasso, mentre diventa poi sterrata fino alla cima pur mantenendo un fondo abbastanza regolare e poco accidentato: in vetta sono poi presenti alcuni parcheggi, l'eremo e una locanda dove è possibile pranzare e sostare.

La storia dell'Eremo è molto lunga e, prendendo spunto dal sito del Comune di Colle Brianza (www.comune.collebrianza.lc.it), i primi documenti certi che ne attestano l'esistenza portano la data dell'anno 950 allorchè, tramite un atto notarile, Alcherio di Airuno lascia alcuni fondi di sua proprietà alla Plebana di Brivio, alla chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Airuno ed alla cappella Sancti Genexii in Monte Suma; vi sono poi altri documenti risalenti all'anno 1449 che videro, secondo le cronache di Ignazio Cantù, alcuni eventi bellici nei quali Francesco Sforza e un manipolo di uomini di Brianza, assediare i Veneziani arroccati nei pressi del San Genesio in una non meglio precisata struttura fortificata.
Nel 1591 Martino da Lucca, frate dell'ordine eremitano agostiniano, si stabilì a Cagliano e, nell'intento di favorire il suo ordine, si prese cura della chiesa di San Genesio erigendo anche un piccolo convento. Gli Agostiniani rimasero fino al 1770 quando, l'autorità governativa degli Austriaci e l'Arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli, decretarono la soppressione del convento con il conseguente abbandono del Colle. Ma dal 1863 al 1938 vi fu il ritorno di una congregazione religiosa, i Frati Camaldolesi, che ricostruirono convento e chiesa dedicandoli però ad un Santo a loro molto caro, San Giuseppe, facendo assumere a grandi linee la conformazione attuale al complesso che oggi è tuttavia di proprietà privata.

Le foto che seguono sono state scattate la mattina di domenica 27 novembre 2005 durante il percorso tra S. Maria Hoè e il colle di San Genesio dopo che, dal tardo pomeriggio di sabato 26 novembre, una bella ancorchè anticipata nevicata ha imbiancato tutto il Colle con circa 14-15cm di neve (9cm a S. Maria Hoè).

Partenza da S. Maria Hoé (9 cm di neve al suolo).

La strada che conduce all'eremo.

Ed ecco la meta.

Vista sul Resegone

Ecco la vista che si gode, nelle giornate favorevoli, dall'Eremo: si notano bene i palazzi di Milano

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Per gentile concessione di Livio Perego.
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