Come è noto, nell'aria è presente una certa quantità di acqua allo stato di vapore. Ma da dove proviene?
Il vapore acqueo è il risultato dell'evaporazione dell'acqua dei laghi, dei mari, dei fiumi oltre che della traspirazione delle piante; motore di tutto questo è il Sole che, scaldando l'acqua o alimentando il processo respiratorio dei vegetali (fotosintesi clorofilliana), rende possibile la formazione di tale vapore.
Le nuvole sono formate da minutissime goccioline o da particelle di ghiaccio, a seconda dell'altitudine. Quando il vapore acqueo, sospinto da correnti d'aria più calda, raggiunge una certa altezza, entrando in contatto con aria più fredda presente negli strati più alti, si condensa dando appunto origine alle goccioline (o a cristalli i ghiaccio) che vanno poi a comporre la nube.
Anche se apparentemente le nubi possono sembrare più o meno tutte uguali, esiste in realtà una precisa classificazione dei vari tipi.
Di primo acchito potremmo dire che esistono, fondamentalmente, quattro tipi di nuvole:
Cirri: nubi alte composte da cristalli di ghiaccio e che appaiono come striature/filamenti nel cielo;
Cumuli: simili a grumi o a globuli, si possono presentare isolati o a gruppi, di dimensioni e forme differenti; bianchissimi quando colpiti dalla luce del sole, grigiastri all'ombra;
Strati: nubi basse spesso di notevole estensione;
Nembi: tipicamente portatori di pioggia, sono generalmente grigi;
Volendo, si può affermare che esiste una precisa classificazione che riportiamo qui di seguito.
Formate da cristalli di ghiaccio, sono situate generalmente tra i 6000 m e i 14000 m, dove le temperature sono bassissime durante tutto l'arco dell'anno.
Fanno parte di questa macrocategoria i seguenti tipi:
Cirri (Ci): si trovano ad altezze comprese tra gli 8000-12000m; sono composti da cristalli di ghiaccio molto radi e per questo risultano quasi sempre semitrasparenti; solitamente annunciano l'arrivo di un fronte caldo e di precipitazioni.
Cirri, fotografia di S. Ripamonti
Cirrocumuli (Cc): piccole nubi che si trovano tra i 6000-7000 m di quota la cui forma ricorda dei batuffoli di cotone; compaiono sempre in banchi e possono essere formate da cristalli di ghiaccio se la temperatura in quota è bassa, in caso contrario da goccioline d'acqua; simlmente ai cirri, annunciano l'arrivo di una perturbazione.
Cirrocumuli, fotografia di S. Ripamonti
Cirrostrati (Cs): simili al cirro, si differenziano da quest'ultimo per il velo opaco continuo e traslucido che caratterizza questo tipo di nube; sono facili da riconoscere anche perché all'alba o al tramonto si dipingono di colori cangianti tendenti al rosso-arancione (vedi foto); formati da cristalli di ghiaccio e posti tra i 6000 e i 12000 m di quota, spesso coprono buona parte del cielo.
Cirrostrati, fotografia di S. Ripamonti
Formate prevalentemente da gocce d'acqua, sono situate tra i 2000 e i 7000 metri d'altitudine.
Fanno parte di questa macrocategoria i seguenti tipi:
Altocumuli (Ac): dalla tipica forma di fiocco e dallo spessore ridotto ma regolare, si estendono spesso per molte centinaia di chilometri e possono coprire buona parte del cielo. Formati da gocce d'acqua o cristalli di ghiaccio, la loro quota supera generalmente i 3000 m anche se non si formano mai oltre i 6000 m; data la quota presso cui si trovano, sono i maggiori responsabili della formazione di ghiaccio sulle ali degli aerei.
Altocumuli, foto di S. Ripamonti
Altostrati (As): nuvole dal colore bianco opaco o traslucido, talvolta tendente all'azzurrognolo assai spesse. Generalmente coprono tutto il cielo e possono dar luogo a pioviggini. Compaiono quando è prossimo un fronte caldo anche se, a volte, possono preannunciare temporali.
Altostrati, foto di S. Ripamonti
Nembostrati (Ns): a grande sviluppo orizzontale, di colore grigio/grigio scuro ma talvolta anche nero, sono le classiche nubi da maltempo persistente.
Nembostrati, foto di S. Ripamonti
Con base sotto i 2000 m, sono composte solo da gocce d'acqua, ad eccezione dei cumulonembi che possono contenere anche cristalli di ghiaccio nei loro strati più alti.
Cumulonembi (Cb): nuvole a sviluppo verticale, sono tra le più spettacolari e imponenti. Viste a distanza si presentano come torri molto elevate che, dalla base relativamente non molto alta dal suolo (mediamente intorno ai 2000 m), si ergono per alcuni chilometri. Talvolta raggiungono i 12000 m di quota, ma mai oltre. La base si presenta generalmente di colore scuro, a volte quasi nero, con sfumature che possono andare dal verde al giallo, soprattutto in caso di formazione di grandine.
Il cumulonembo è tipica nube temporalesca e si presenta prevalentemente nelle ore più calde dei mesi estivi.
Cumulonembo, foto di S. Ripamonti
Cumuli (Cu): nubi più o meno isolate a piccolo o medio sviluppo verticale, che si presentano come una torre o come un cavolfiore; hanno base piatta o convessa a seconda dello sviluppo verticale e si formano a seguito di correnti generate dall'irraggiamento solare. La loro presenza è solitamente indice di tempo stabile.
Cumuli, foto di S. Ripamonti
Strati (St): nubi molto basse e di colore grigio/grigio scuro che, quando riescono a raggiungere il suolo, danno origine alla nebbia; può sare origine a deboli piogge.
Strati, foto di S. Ripamonti
Stratocumuli (Sc): nubi basse e scure, moderatamente sviluppate in verticale seppur irregolarmente e si presentano come ammassi di forma più o meno tondeggiante, di colore grigio nella parte più bassa. Possono dare origine solo a debole pioviggine e annunciano schiarite.
Stratocumuli, foto di S. Ripamonti
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