Il glacialismo in alta Brianza
Dal punto di vista sia geografico che geologico (ma, se vogliamo, anche idrografico), all'occhio un po' esperto appare chiaro come il territorio dell'alta Brianza sia stato profondamente interessato, in passato, dall'azione modellante ed erosiva dei ghiacciai.
In questpo reportage approfondiremo proprio questo aspetto.
Pleistocene: tutto l'Emisfero nord sottozero |
All'inizio dell'Era Quaternaria (periodo Pleistocene, cioè 1,8 milioni di anni fa) si manifestò un generale raffreddamento del clima che interessò tutto l'emisfero settentrionale del nostro pianeta.
A questo proposito si distinguono, solitamente, quattro fasi di espansione glaciale, indicate coi nomi di: Gunz, Mindel, Riss e Wurm; queste si sono alternate a fasi interglaciali (con raddolcimento del clima, cioè rialzamento termico), indicate come: Gunz-Mindel, Mindel-Riss e infine Riss-Wurm.
Di grandissima importanza per lo studio di questi avvenimenti sono i depositi morenici lasciati dai ghiacci, di cui si occupa la Geologia.
Nelle fasi più fredde i ghiacciai si ingrandivano, espandevano ed avanzavano: lingue di ghiaccio scendevano lungo le valli fino a sbucare addirittura sulla pianura Padana nei periodi di freddo estremo; nelle fasi invece più calde, queste lingue gradualmente si ritiraravano e, retrocedendo, man mano che si scioglievano lasciavano lungo il fronte di massima espansione depositi morenici (tipicamente collinette moreniche, assai comuni nel territorio comasco e lecchese), mentre - sui pendii, fino all'altezza massima raggiunta dal ghiaccio - detriti morenici.
Ricostruzione dell'espansione dei ghiacci sull'alta Brianza realizzata da Giorgio Acherman,
del Gruppo Naturalistico della Brianza. Per gentile concessione, riproduzione vietata.
Conseguenze del glacialismo in alta Brianza: modellamento del territorio... |
Grazie a queste osservazioni è possibile comprendere quanto il ghiaccio abbia contribuito a modellare il territorio dell'alta Brianza, senza il quale probabilmente la Brianza come la vediamo e come la conosciamo oggi non esisterebbe.
E' proprio grazie ai ghiacciai, del resto, che sono nati gli splendidi laghetti briantei; questi specchi d'acqua, infatti, altro non sono che depressioni antistanti alle colline moreniche, generate dallo scivolamento della lingua del ghiacciaio e successivamente riempitesi di acqua in seguito allo scioglimento e alla retrocessione della stessa (vedi figura). Per ulteriori approfondimenti, clicca qui.
L'origine di un lago per azione di un ghiacciaio.
Il lago di Alserio in veste invernale. Come tutti gli altri laghetti della Brianza, la sua origine è glaciale.
Le collinette moreniche visibili sullo sfondo confermano questa tesi.
Altro esempio di lago di origine glaciale: quello di Montorfano.
Oltre ai laghi e alle colline, sono anche altri i segni lasciati dal glacialismo: sul territorio di Erba sono ben visibili depositi morenici sia Rissiani (rilevabili fino a 700 m di quota sulle montagne circostanti) che Wurmiani (fin verso i 500 m).
Lungo le valli sono diffusi poi depositi di tipo preglaciale (lasciati cioè dallo scioglimento del ghiaccio), come argille e limi, ma anche massi erratici (a volte anche di enormi dimensioni) ben visibili sulle montagne dell'erbese.
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