La Valle del Cosia
Un particolare ringraziamento a Massimo Ciarloni per l'importante contributo offerto per la redazione del reportage
Il Cosia è un corso d'acqua non molto lungo le cui sorgenti sono situate nel comune di Albavilla, proprio sotto alle pendici meridionali del monte Bolettone. Il corso del fiume discende percorrendo l'omonima valle che esso stesso ha contrbuito a modificare nel tempo, entra poi nei comuni di Albese e Tavernerio, continuando infine la sua discesa fino ad arrivare a Como, per gettarsi nel lago.
Partendo dall'abitato vecchio di Cassano (frazione di Albese), si sale alla Baita degli Alpini; da qui si prosegue e si entra nella valle. Un largo sentiero costeggia il torrente fino all'Alpe D'Albese.
Ecco alcune foto del percorso.
La Valle del Cosia è interessante sotto diversi aspetti. Anzitutto, è particolare dal punto di vista geologico; tra le varie formazioni che compongono le rocce che lì si possono osservare, si notano chiaramente quelle di origine sedimentaria risalenti all'Era Mesozoica, quando l'alta Brianza era completamente diversa da oggi e risultava sommersa dal mare; non è infatti raro ritrovarvi antichissimi fossili. Esaminando ulteriormente gli strati geologici si può notare però anche la presenza di formazioni molto più recenti, lasciate per esempio dai ghiacciai, che hanno contribuito parecchio a modellare tutti i rilievi della zona durante l'Era Quaternaria (vedi a questo proposito anche il reportage Il glacialismo in alta Brianza).
Anche il fiume col tempo ha modificato la valle, trasportando detriti e scavando imponenti gole (tra cui spiccano certamente quelle osservabili a Tavernerio, alte talvolta anche 20-25 metri) o anche le cosiddette "marmitte dei giganti", profonde cavità scavate nelle rocce calcaree del fiume.
Ma oltre all'aspetto geologico, la Val Cosia è interessante anche per quello paesaggistico e naturale, che la rende una meta certamente ideale per piacevoli escursioni, immersi nel verde e nel silenzio della natura.
(C) Copyright 2008 sulle immagini: Massimo Ciarloni, per gentile concessione.
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