Villa Amalia (Erba - CO)
Villa Amalia è un edificio in stile neoclassico che sorge ad Erba in frazione Crevenna.
Questa villa venne costruita tra il 1798 e il 1801 dopo che l'avvocato e senatore milanese Rocco Marliani acquistò ad un'asta la proprietà su cui sorgeva in precedenza un convento francescano (denominato Santa Maria degli Angeli e dedicato a Sant'Antonino) con l'annessa chiesetta.
Veduta di Villa Amalia in una cartolina d'epoca.
La chiesetta di S. Maria degli Angeli; sulla sinistra in fondo veduta di una parte di villa Amalia.
Dopo l'acquisizione il conte Marliani diede avvio ai lavori di adattamento per trasformare il convento in una lussuosa residenza estiva, commissionando l'opera al famoso architetto, nonché suo amico, Leopoldo Pollak (1751-1806). Sebbene i piani originari prevedessero l'abbattimento di tutto quanto sorgeva nella proprietà (inclusa la chiesa), a causa di una sollevazione popolare il Marliani dovette modificare il progetto: la chiesa venne quindi risparmiata ed alcune strutture del convento, anziché essere demolite, vennero adattate al nuovo scopo.
Una parte del fabbricato, che sorgeva proprio dietro all'altare maggiore, venne abbattuto realizzando così l'ingresso principale della villa, mentre la chiesa venne privata del coro e della sacrestia. All'ingresso della residenza venne costruito un sontuoso pronao, avente funzione di atrio, finemente decorato con monocromi e dotato di quattro colonne con capitello ionico.
Veduta ravvicinata della facciata di villa Amalia, con l'imponente pronao.
Il pronao di villa Amalia visto di fianco.
Il cortile d'onore.
Al posto del cimitero, del frutteto e dell'orto del convento l'architetto Pollak realizzò un magnifico parco con sentieri, viali ed aiuole. Fece piantare alberi di magnolie, faggi, sequoie, cedri e, tra rododendri e fiori di azalee, collocò sedili in pietra e statue di divinità greche e romane, fontane con putti, ecc., il tutto secondo il gusto e la moda dell'epoca.
Veduta della villa Amalia dal parco.
Al termine dei lavori, nel 1801, il conte Marliani dedicò la villa alla sua consorte Amalia facendo scolpire una lapide con la seguente dedicazione: "Rocus Petri fil Marlianus... / villam extruxit ornavit Amaliam / ex coniugi karissimae nomine appellandam".
Molti personaggi illustri soggiornarono o frequentarono villa Amalia: Vincenzo Monti, Carlo Porta, Giuseppe Parini, Ugo Foscolo (il quale, fra l'altro, ebbe come amante proprio la moglie del Marliani, Maddalena Bignami) e anche il pittore Giuseppe Bossi il quale, su incarico del Marliani, eseguì nel 1804 la pittura su tela (tutt'ora conservata a villa Amalia nel salone dell'Aurora) dal titolo "La Notte e l'Aurora", opera che risente dell'influsso di Raffaello e Canova
e che l'autore donò poi al committente in cambio dell'ospitalità ricevuta.
Ricevimento a villa Amalia.
L'interno di villa Amalia in una foto d'epoca: il salotto di ricevimento.
Dopo la morte del Marliani, avvenuta nel 1826, la villa passò inizialmente al figlio e, in seguito, ad altre famiglie della nobiltà milanese (e non solo), finché nel 1940 venne acquisita dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzata come sede per gli sfollati e dal 1962 è di proprietà dell'Amministrazione Provinciale di Como.
Di seguito, una serie di fotografie d'epoca della Famiglia Padulli, scattate all'interno della Villa.
(C) Copyright 2011 Stefano Ripamonti.
Riproduzione vietata senza autorizzazione.
|